www.giornaledellamusica.it – Juri Giannini Oktober 2007
La presenza in rete della violoncellista e compositrice Clementine Gasser è sobria, ma efficace e penetrante. Invece di navigare, come spesso accade, tra un labirinto di materiali autoreferenziali e pose fotografiche, l'utente ha a disposizione - in lingua tedesca e inglese - scarne informazioni biografiche, sostanziosi esempi sonori, una selezionata rassegna stampa e informazioni sulla copiosa attività dal vivo in cui potere ascoltare e conoscere questa musicista svizzera attualmente attiva a Vienna. Per definire la sua musica, la Gasser non usa mezze tinte. Parla di classica d'avanguardia sovversiva o musica da camera selvaggia in cui i processi compositivi della tradizione colta, le tecniche del collage, il jazz e l'improvvisazione si fondono nella ricerca di un modello di bellezza convulsiva. Con il suo violoncello amplificato a 5 corde, la Gasser è attiva in diversi progetti, sia solistici che d'ensemble: in duo con il pioniere della musica elettronica d'avanguardia Joachim Roedelius, in trio con gli italiani Fabio Capanni e Nicola Alesini o assieme alla cantante Patti Smith (collaborazione nata in occasione di uno spettacolo multimediale di Schlingensief al Burgtheater di Vienna), per fare solo qualche esempio significativo.Date le sue qualità non deve stupire che nel 2005 le sia stato assegnato il premio della Repubblica austriaca per la musica e la composizione, premio che conta tra i detentori compositori del calibro di Otto M. Zykan e Friedrich Zerha, e onore toccato per la prima volta in assoluto a una donna. La motivazione della giuria non poteva essere più calzante: il suo stile, caratterizzato da forte individualità e virtuosismo esecutivo, è lontano da qualsivoglia modernismo, le sue opere sono intrise di tensione drammatica e costruite su una logica interna. E a noi preme aggiungere che il suo strumento sprigiona una irresistibile dose di sensuale vitalità. |
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